Regione vicina ai gestori delle piscine

Regione vicina ai gestori delle piscine

L’assessore allo Sport Simona Ferro durante l’ultima seduta del consigli regionale, è nuovamente intervenuta  sul caro energia che sta mettendo sempre più in crisi i gestori delle piscine.

Gli impianti sono circa un centinaio suddivisi nelle quattro province con 246.000 tesserati e complessivamente più di 400.000 utenti ogni anno.

Le bollette mensili passano da 5 a 17 mila euro: una piscina come quella di Albaro, la struttura più grande della Liguria, rischia di dover pagare un milione di euro rispetto ai 250.000 dell’anno scorso

Il settore natatorio è molto importante dal punto di vista economico con circa 30 milioni di fatturato e 5.5500 fra dipendenti e collaboratori.

“Il caro energia è una emergenza che colpisce tutta l’Italia e la questione degli impianti natatori è ben conosciuta da me e dai funzionari della Regioneha detto l’Assessore allo Sport Simona Ferro-Ho contatti frequenti con i rappresentanti di questo mondo per un confronto che deve essere proficuo. In questo momento storico bisogna avere il coraggio di una visione a lungo periodo, prevedere cioè interventi economici che consentano di abbattere i costi delle piscine in maniera sostanziale e definitiva”.

I gestori degli impianti hanno praticamente ovunque ridotto di un grado la temperatura dell’acqua, 28 gradi anziché 29 per bambini ed acquagym, e 26 gradi invece che 27 per gli atleti agonisti.

Sono provvedimenti che comportano risparmi davvero esigui, come quello dell’incremento delle tariffe, non più del 10%, per evitare che l’entusiasmo post restrizioni con un grande incremento di iscritti non venga vanificato.

“ Le varie strutture in questa fase hanno già adottato misure di contenimento dei costi per garantire comunque sempre un servizio sul territorio alla collettività I decreti  legge governativi, “ aiuti bis” ed “ aiuti ter”, specificamente rivolti agli impianti sportivi, prevedono una quota per le piscine- ha ribadito l’assessore Simona Ferro– mi auguro che su questa materia le regioni siano maggiormente coinvolte per la gestione ed il trasferimento delle risorse sul territorio”

Le richieste dei gestori sono sostanzialmente le stesse ormai da settimane: la proroga delle concessioni comunali, la riduzione dei canoni d’affitto ed un contributo immediato a fondo perduto che compensi, almeno parzialmente, l’aumento del costo dell’energia.

 

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