Consiglio Nazionale CSI
Presso l’NH Hotel di Villa Carpegna a Roma si è riunito lo scorso week end il Consiglio Nazionale del Centro Sportivo Italiano.
Finalmente un evento in presenza, con la possibilità quindi di guardarsi negli occhi da vicino, stringersi la mano, dopo molte “ fredde” ed asettiche video conferenze.
“Dopo tanto tempo siamo tornati alla vita, alla relazione personale e diretta e questo è stato molto utile ed importante- dice Cristiano Simonetti Consigliere Nazionale e Presidente CSI Chiavari-Sono state parecchie le questioni affrontate, dall’approvazione del bilancio consuntivo 2021, ai rapporti con le istituzioni sportive, dal rilancio delle attività e della formazione e molto altro ancora. Siamo consapevoli che di fronte abbiamo molti problemi ma, con spirito di servizio, tutti insieme riusciremo ad affrontarli e risolverli”.
Fra i dati più confortanti c’è l’incremento dei tesseramenti rispetto all’anno scorso e delle società affiliate anche grazie alle agevolazioni economiche inerenti all’emergenza Covid.
L’attività di base è ripresa ormai con una certa vitalità, c’è tanta voglia di fare sport ma come ha detto il presidente nazionale Vittorio Bosio “ bisogna saper cogliere i segnali e le richieste di rinnovamento, tornare ad essere “ profetici” ,sperimentando anche strade e formule nuove e diverse”.
La Liguria, oltre dal consigliere nazionale Cristiano Simonetti era rappresentata a Roma dal presidente regionale Luca Verardo.
“ E’ stata dal punto di vista umano una bellissima esperienza, oltre ad un’occasione di confronto con i dirigenti del territorio, uno scambio di esperienze e pareri davvero utile per svolgere al meglio il nostro compito. C’è stata una lunga discussione- dice Luca Verardo– su una delibera con la quale si vuole distinguere in modo finalmente chiaro fra attività agonistica e relativi limiti di età ed adempimenti ed attività sportiva non agonistica”.
Definire in modo normativo chiaro questo “ confine” significa mettere in sicurezza il sistema, dando risposte e rassicurando le società affiliate, tutelando atleti e dirigenti.
Il CSI Liguria ha potuto presentare anche un’iniziata molto particolare: è capofila di uno dei progetti dei Patti di Sussidiarietà.
Un ruolo, una capacità organizzativa molto apprezzata dai dirigenti nazionali che hanno chiesto informazioni per proporlo anche in altre regioni.